di Ruggero Orilia
Quest’anno il 25 Aprile cade a 80 anni dalla Liberazione del nazifascismo.
Anche il Primo Maggio cade in un anno particolare: si tratta degli anniversari del 1⁰ Maggio 1975, riunificazione del Vietnam, e naturalmente del 1⁰ Maggio 1945, festa dell’insurrezione italiana vittoriosa e prima Festa dei Lavoratori celebrata in modo libero dall’avvento del fascismo in tutto il territorio nazionale.
I princìpi associati a queste due date sono più minacciati che mai.
La resistenza è stata in un certo senso il secondo Risorgimento: riaffermazione dell’Indipendenza e dell’Unità Nazionale contro l’imperialismo germanico, vittoria delle correnti democratiche e repubblicane che uscirono sconfitte dal Risorgimento… ma non solo. Essa è stata anche la sconfitta dei fascisti e anche una battaglia di emancipazione sociale. Claudio Pavone ha parlato di una triplice guerra: civile, nazionale e di classe.
La Resistenza trovò una concretizzazione nella Repubblica e nella Costituzione, che ha proclamato l’Italia “una Repubblica democratica fondata sul lavoro”: ecco il legame profondo fra il 25 Aprile e il Primo Maggio.
Tuttavia, il giorno di approvazione della Costituzione è anche il giorno in cui inizia la mancata realizzazione della Costituzione.
Una parziale realizzazione della Costituzione si è avuta solo con le grandi lotte degli anni Sessanta e Settanta: la ribellione studentesca e operaia. Non è il caso di spiegare i motivi per i quali ci siamo allontanati dall’attuazione della Costituzione. In ogni caso il progetto dell’attuale governo è antitetico alla Costituzione stessa: l’autonomia differenziata è contro il Primo Risorgimento, il premierato è contro il secondo Risorgimento, la Resistenza.
Ci sono, inoltre, anche nuovi problemi: la devastazione della natura, la guerra di sterminio condotta da Israele contro i palestinesi, la guerra in Ucraina, lo scontro commerciale a cui gli USA hanno dato inizio e che può trasformarsi in scontro bellico.
Abbiamo di fronte a noi l’appuntamento ricorrente del 2 Giugno, la Festa della Repubblica, ricorrenza del referendum istituzionale. Quest’anno, inoltre, abbiamo un altro appuntamento: quello dell’8 e del 9 giugno. Infatti, tramite referendum abrogativi possiamo estendere le protezioni ai lavoratori, restaurando, fra le altre cose, l’articolo 18, e dimezzare da 10 a 5 anni i tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana.
Rispetto alle catastrofi menzionate è evidentemente poca cosa, ma questa occasione abbiamo e, quindi, occorre coglierla.