Immigrati, perché fanno salire la produttività e il reddito (e non rubano il lavoro).

di Alberto Mingardi

Una ricerca dell’Università della California dimostra che i flussi migratori tra il 2000 e il 2019 negli Usa hanno portato a un aumento dei salari della popolazione locale meno istruita

Dopo l’invito fatto anche dal direttore generale della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nel suo discorso del 31 maggio, a incentivare l’immigrazione regolare per assicurare un futuro al Paese, la nuova ricerca di uno studioso che molto si è dedicato a questi temi, Giovanni Peri (Università della California), assieme ad Alessandro Caiumi, tenta di rispondere a una domanda: «Gli immigrati rubano il lavoro?». Anche coloro che sono meno ostili a immigrazione e immigrati tendono a pensare che questi ultimi tendono a competere con i segmenti meno qualificati della forza lavoro. Detto altrimenti, che la loro presenza inneschi una concorrenza al ribasso sul prezzo del lavoro, che penalizza i lavoratori locali. Ma è davvero così?

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