La situazione del dopo terremoto

A sette anni dal triste anniversario delle scosse di terremoto del 26 ottobre 2016, la provincia di Macerata conta 12.467 sfollati (su un totale di 310.815 abitanti, ovvero il 4%). Nel 2022 erano 13.412. I dati, forniti dalla Regione, vedono Muccia, Castelsantangelo, Visso, Ussita e Pieve Torina con le percentuali più alte di persone fuori casa in rapporto alla popolazione (Istat).
Muccia ad esempio, su un totale di 863 residenti, ne ha 154 in Cas (percepiscono il contributo di autonoma sistemazione) e 359 nelle casette, le cosiddette Sae; in pratica 513 terremotati, il 59,4% degli abitanti. Nel 2022, la percentuale era del 62,64%. A Castelsantangelo, su 248 abitanti, 31 sono in Cas 109 nelle Sae (140, ovvero il 56,4%, mentre nel 2022 era il 58,8%). A Visso, su 1024 abitanti, 109 sono in Cas e 456 nelle casette per un totale di 565, ovvero il 55%, mentre nel 2022 il 58,3%. A Ussita, su 395 abitanti, 52 in Cas e 157 in Sae (209, ovvero il 53% contro il 57,5% del 2022); a Pieve Torina, su 1352 abitanti, 252 in Cas e 419 in Sae, per un totale di 671, ovvero il 49,6% contro il 54,8% dell’anno scorso. Macerata, su 41.047 abitanti, conta 476 persone in autonoma sistemazione (1,15%); l’anno scorso erano 486 (1,18%). A Camerino, città simbolo del sisma, su 6.692 abitanti, 1.092 sono in Cas (16,3%) e 586 nelle casette (8,7%), 22 nelle strutture invendute (0,3%). A Tolentino, su 18.772 abitanti, 2.077 sono in autonoma sistemazione (11,06%), rispetto ai 2549 del 2022; è l’unico Comune che non ha scelto le casette. Inoltre conta 203 persone tra alloggi e container (in questi ultimi una quarantina). San Severino, su 12.304 abitanti, ne ha 736 in Cas, 171 in Sae e 13 nelle strutture invendute (rispettivamente il 6%, l’1,3% e lo 0,10%). Tra i Comuni più danneggiati, anche Valfornace: su 956 abitanti, 391 sono fuori casa, di cui 112 in Cas, 275 in casetta e 4 negli alloggi, circa il 41% (rispetto al 44,76% dell’anno passato).
Fiastra, su 646 abitanti, ha 195 persone fuori casa, di cui 68 in Cas (10,5%) e 127 (19,6%) nelle casette, il 30,2%. A Cessapalombo, su 457 abitanti, 121 hanno l’abitazione inagibile, di cui 102 in autonoma sistemazione (22,3%) e 19 nelle Sae (4%). A Caldarola, su 1705 abitanti, 135 in Cas (8%) e 251 nelle casette (14,7%); idem per Gagliole, con 131 in Cas (22,3%) e 3 in casetta (0,5%) su 585 abitanti. A Monte Cavallo, il Comune più piccolo per popolazione residente, su 111 abitanti, 7 sono in autonoma sistemazione (6,3%) e 18 in casetta (16,2%). A Camporotondo, su 515 abitanti, 110 sono fuori casa (93 in Cas e 17 in Sae), il 21,3%. Infine a Pioraco, su 1.031 abitanti, 191 (141 in Cas e 50 in Sae), il 18,5% (rispetto al 22,3% del 2022).
Il Comune dove si registra il più elevato valore dei danni all’edilizia privata è (dopo Amatrice) Tolentino, tenendo conto delle richieste di contributo per la ricostruzione presentate, con 950 milioni. È seguita da Camerino, con 896 milioni e San Severino con 575 milioni. Camerino invece è il secondo comune di tutto il cratere (dopo Amatrice) con quasi un miliardo e 200 milioni di euro di danno, considerando anche quella pubblica e le chiese.

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